INDUSTRY 4.0
Piano Industria-Impresa-Transizione 4.0 – Transizione Digitale
TGM PRODOTTI
TGM | Industry 4.0
Conformità all’Allegato A L. 232/2016
Grazie alla collaborazione di esperti del settore, che operano anche a livelli di comitati tecnici normativi (uno dei nostri consulenti è vicepresidente di UNI/UNINFO CT 519 e redattore del rapporto tecnico UNI/TR 11749 per l’interconnessione e l’integrazione) e che hanno rapporti con il Ministero dello Sviluppo Economico, abbiamo fin dal 2017 adeguato le nostre macchine al rispetto dei requisiti previsti dalla Legge 232/2016 e s.m.i. nelle logiche di “Industria 4.0, Impresa 4.0 e Transizione 4.0”.
A tutti gli effetti le nostre macchine sono classificabili nell’Allegato a, Gruppo 1, punto 6: “macchine per il confezionamento e l’imballaggio” e quindi possono rientrare a pieno titolo per il beneficio fiscale connesso agli investimenti in “Beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti” (Iperammortamento e Credito di Imposta).
Ad ulteriore conferma è la precisazione rilasciata con la Circolare 4E dell’Agenzia delle Entrate del 30/03/2017, dove è chiarito che: “queste (macchine) possono includere per esempio macchine adibite al packaging e all’imbottigliamento”.
Documentazione e Attestazioni
Su richiesta del cliente TGM può predisporre specifiche Analisi Tecniche e Perizie a supporto dei requisiti propri del Fabbricante (Fase 1) e per la documentazione probatoria nonché per la Perizia a completamento dell’installazione presso l’utilizzatore finale (Fase 2).
Requisiti da rispettare e competenza
Nel dettaglio, in riferimento alla Legge di Bilancio 232/2016 ed ai chiarimenti della Circolare 4E dell’AdE, risulta evidente come i requisiti obbligatori dei punti 1, 4, 5 siano esclusiva del bene materiale e si possano quindi soddisfare già all’atto della fabbricazione di quel bene, mentre i requisiti dei punti 2 e 3 non possano che essere il risultato di un connubio tra il bene materiale prodotto e l’azienda che lo acquisisce e lo mette in funzione.
Infatti le nostre macchine possono essere predisposte all’interconnessione ed all’integrazione automatizzata, attraverso vari protocolli (OPC-UA, Profinet, ecc.).
Ciò detto, le nostre macchine non possono automaticamente soddisfare i requisiti descritti ai punti 2 e 3, perché tali requisiti sono da verificare con la macchina in esercizio, installata, funzionante ed interconnessa presso l’azienda che ha effettuato l’investimento.
La predisposizione del bene materiale strumentale (compito di TGM) garantisce che il bene è idoneo ad essere installato in aziende che a loro volta sono dotate di sistemi informatici mediante i quali interconnettere il bene ed integrare il bene stesso con il sistema logistico di fabbrica.
Infatti questa predisposizione ai criteri di «Industry 4.0» non significa in automatico che esso possa accedere ai benefici dell’iperammortamento o del Credito d’Imposta con le specifiche implementate da TGM, ma richiede che l’utilizzatore finale interconnetta il bene al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura.
Lo stesso vale relativamente ai requisiti ulteriori (i “famosi” 2 su 3): la rispondenza si può dichiarare rispetto ai punti 1 e 2, per quanto riguarda la parte di competenza di TGM, anche se l’effettiva funzionalità si potrà consolidare solo ad installazione avvenuta. Anche in questo caso si può dunque parlare di predisposizione del bene materiale a rispondere ai criteri del «Paradigma 4.0».